Il mondo del Taekwondo piange la scomparsa del Maestro Park Young Ghil, una figura leggendaria che ha segnato per sempre la storia di questa disciplina in Italia. Nato a Seoul, in Corea del Sud, il Maestro Park approdò nel nostro Paese negli anni Sessanta, portando con sé un’arte marziale ancora poco conosciuta, ma destinata a trasformarsi in una delle discipline più praticate e amate. 

Nel 1966, insieme a suo fratello Sun Jae, il Maestro Park Young Ghil iniziò a insegnare il Taekwondo nelle regioni meridionali, per poi diffondere questa arte in tutta Italia. Grazie al suo impegno instancabile, alla sua dedizione e alla sua passione, il Taekwondo trovò terreno fertile nella nostra nazione, crescendo rapidamente e conquistando il cuore di migliaia di praticanti, dai più giovani a quelli che poi sarebbero diventati atleti agonisti. 

Un’eredità indelebile

Il Maestro Park Young Ghil non era solo un insegnante, ma un vero mentore e ispiratore. La sua visione andava oltre l’aspetto tecnico del Taekwondo: per lui era uno strumento educativo, un mezzo per formare le nuove generazioni ai valori del rispetto, della solidarietà e della disciplina. Nonostante le difficoltà degli inizi, il Maestro attraversò in lungo e in largo l’Italia per insegnare il Taekwondo nei luoghi più periferici, accendendo speranze e costruendo comunità unite attorno a questa antica arte marziale. 

Il suo lavoro ha formato figure di spicco del Taekwondo italiano, come Angelo Cito, attuale presidente della FITA, Claudio Nolano, direttore tecnico della squadra nazionale e tantissimi Maestri che oggi guidano altrettante palestre. Grazie alla sua guida, molti allievi hanno trovato nel Taekwondo una strada di vita, arrivando a rappresentare l’Italia ai massimi livelli agonistici. Nel 2000 fu il primo Direttore Tecnico a guidare l’Italia del Taekwondo ai primi Giochi Olimpici di Sydney.

Un maestro fino alla fine

Cintura nera 9° Dan, il Maestro Park non ha mai smesso di insegnare, continuando a trasmettere il suo sapere con dolcezza e passione, soprattutto ai più piccoli, per i quali aveva sempre una parola gentile. La sua presenza nelle palestre era un punto di riferimento insostituibile, un legame tra le radici della disciplina e il futuro delle nuove generazioni. 

Nel 2016, la Federazione Italiana Taekwondo, guidata dal presidente Angelo Cito, lo ha onorato nominandolo Presidente Onorario FITA, un riconoscimento sentito e meritato per una vita interamente dedicata alla diffusione del Taekwondo in Italia. 

Le leggende non muoiono mai 

Con la scomparsa del Maestro Park Young Ghil, il Taekwondo italiano perde uno dei suoi pionieri, ma la sua eredità vivrà attraverso i suoi allievi, le palestre che ha ispirato e gli insegnamenti che ha trasmesso. 

Le sue parole e i suoi gesti rimarranno per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, mentre le generazioni future continueranno a camminare sul sentiero che lui ha tracciato con tanta dedizione. 

Grazie, Maestro. Per sempre con noi.

 

English Version

The Passing of Park Young Ghil: Italian Taekwondo Loses Its Master

The world of Taekwondo mourns the loss of Master Park Young Ghil, a legendary figure who forever marked the history of this discipline in Italy. Born in Seoul, South Korea, Master Park arrived in our country in the 1960s, bringing with him a martial art that was still little known but destined to become one of the most practiced and loved disciplines. 

In 1966, together with his brother Sun Jae, Master Park Young Ghil began teaching Taekwondo in southern regions, eventually spreading this art throughout Italy. Thanks to his tireless commitment, dedication, and passion, Taekwondo found fertile ground in our nation, quickly growing and winning the hearts of thousands of practitioners, from young enthusiasts to professional athletes. 

An Indelible Legacy

Master Park was not just a teacher but a true mentor and source of inspiration. His vision extended beyond the technical aspects of Taekwondo: for him, it was an educational tool, a means of instilling values such as respect, solidarity, and discipline in younger generations. Despite the challenges of the early days, Park Young Ghil traveled across Italy, teaching Taekwondo even in the most remote areas, igniting hope, and building united communities around this ancient martial art. 

His work shaped prominent figures in Italian Taekwondo, such as Angelo Cito, the current president of FITA, Claudio Nolano, technical director of the national team, and countless Masters who today lead numerous dojangs. Under his guidance, many students found a path in life through Taekwondo, representing Italy at the highest competitive levels. In 2000, he became the first Technical Director to lead the Italian Taekwondo team at the inaugural Olympic Games in Sydney

A Master to the Very End 

A 9th Dan black belt, Master Park never stopped teaching, continuing to pass on his knowledge with kindness and passion, especially to children, for whom he always had a kind word. His presence in dojangs was an irreplaceable point of reference, a bridge between the roots of the discipline and the future of the next generations. 

In 2016, the Italian Taekwondo Federation, under President Angelo Cito, honored him by appointing him Honorary President of FITA, a heartfelt and well-deserved recognition for a life wholly dedicated to the spread of Taekwondo in Italy. 

Legends Never Die

With the passing of Master Park Young Ghil, Italian Taekwondo loses one of its pioneers, but his legacy will live on through his students, the dojangs he inspired, and the teachings he imparted.

His words and actions will forever remain in the hearts of those fortunate enough to have known him, while future generations will continue to walk the path he so passionately laid out. 

Thank you, Master. Forever with us. 

 

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