Dal silenzio assoluto alle urla, come in un pendolo inesorabile che trasporta tutto con sé per il tempo di un fine settimana. I Campionati Italiani Cinture Nere 2023 rappresentano un “meccanismo” che si ripete ogni anno, regalando però sempre uno straordinario carico emotivo.
La concentrazione è la parola d’ordine a tutti i livelli. C’è chi inizia a concentrarsi già in hotel, chi si focalizza durante lunghi viaggi in pullman per giungere sul luogo della gara, chi trova la concentrazione nel momento in cui indossa la propria corazza e chi la trova sul quadrato, poco prima di illustrare le regole del combattimento agli altri.
Un giorno di gara che vale una stagione: sembra una frase cliché, ma non lo è. Per arrivare all’interno del Palaprometeo di Ancona, gli atleti e le atlete hanno superato molte gare, affrontando numerosi ostacoli prima di essere presenti, in corsa per il titolo. L’attività quotidiana in palestra è il luogo dell’anima, dello sforzo, del sacrificio: il palazzetto da conquistare è il centro degli obiettivi, delle speranze e delle ambizioni di ognuno.
L’ingresso avviene puntualmente alle 8. L’impianto sussurra un sibilo di tensione, che poi però svanisce. I quadrati iniziano a riempirsi, e con loro si popolano anche le tribune del Palaprometeo. Il volume dei decibel cresce in una centrifuga di emozioni che trova nel sostegno e nel tifo per compagni, amici, figli o parenti, un senso di appagamento e sportività.
Pausa pranzo, alle 13, conosciuta anche come “l’ora degli allenatori”. Sì, perché oltre a stare all’angolo durante i singoli incontri, i tecnici sono per gli atleti dei confidenti, degli zii, dei fratelli o delle sorelle maggiori: una figura a cui affidarsi per superare le difficoltà o per esaltarsi nelle situazioni positive.
Istanti di riposo, di analisi, di riflessione. Chi ha superato i primi turni è proiettato con la mentte alle fasi finali in programma il pomeriggio, valutando la propria performance, identificando cosa può migliorare e preparandosi, mentalmente, per il prossimo avversario. Chi è stato eliminato sta già analizzando le ragioni delle difficoltà incontrate, cercando spunti per tornare ad allenarsi con ancora più determinazione dalla settimana successiva.
La luce del sole cala, si spengono i riflettori. Il sogno continua, e i nuovi Campioni Italiani, si godono lo spettacolo.
Al maschile, sono arrivate le affermazioni di Francesco Cordeschi (-74 kg) Antonio Gerrone (-80 kg), Alfredo Talotti (-87 kg) e Mattia Molin (+87 kg). A cui si aggiunge Luca Turtoro, che si è imposto nella categoria paralimpica K44 -80kg.
Fra le donne invece a salire sui gradini più alti dei podi tricolore sono state Cristina Gaspa (-62 kg), Giulia Maggiore (-67 kg), Aurora Ceccantini (-73 kg) e Laura Giacomini (+73 kg); a cui si aggiunge Margherita Borsoi, che si è imposta nella categoria paralimpica K44 -65 kg.
Indicazioni importanti sono giunte quindi da Antonio Gerrone, il campano classe 2004, che si sente pronto a compiere il grande salto fra i big a livello nazionale e internazionale, in una categoria di peso dove Simone Alessio, numero uno del ranking mondiale e olimpico punta dritto verso le Olimpiadi di Parigi 2024:
“I Campionati Italiani sono sempre un momento di bilancio e di partenza. L’obiettivo dall’anno prossimo sarà quello di ottenere il maggior numero di punti per costruire un ranking internazionale che mi consenta sin da subito di pensare al quadriennio che porterà ai Giochi di Los Angeles 2028”.
CLASSIFICHE FINALI PER SOCIETÀ
> Femminile
1) ASD Canguro
2) ASD Bentis
3) Centro Sportivo Esercito
4) Asd Tricolore
> Maschile
1) Asd New Marzial Mesagne
2) Olimpo Futurama Taekwondo
3) THF Italia
4) GS Vigili del Fuoco Fiamme Rosse